I 5 laghi alpini più belli da visitare in Alto Adige
- 10 mag
- Tempo di lettura: 9 min
Aggiornamento: 13 lug
Scopri i 5 laghi alpini più belli delle Dolomiti, ai quali devi assolutamente fare una visita, se vai in vacanza in Alto Adige.

L’Alto Adige è un angolo di paradiso dove le Dolomiti si riflettono in specchi d’acqua purissimi, creando paesaggi mozzafiato che sembrano usciti da una cartolina. I 5 laghi alpini più belli della regione offrono esperienze indimenticabili: escursioni rigeneranti, momenti di pace assoluta e panorami spettacolari in ogni stagione. Ecco una selezione dei 5 laghi più belli da visitare in Alto Adige.
Lago di Braies - Il classico intramontabile

Il Lago di Braies, conosciuto anche con il nome tedesco di Pragser Wildsee, è una delle mete più affascinanti e visitate dell’Alto Adige. Si trova a 1.496 metri di altitudine, nel cuore della Valle di Braies, un ramo laterale della più ampia Val Pusteria. Questo specchio d’acqua è considerato da molti uno dei luoghi più belli delle Dolomiti e non è difficile capirne il motivo: la sua superficie dalle intense sfumature di verde smeraldo e turchese riflette le cime frastagliate della Croda del Becco (2.810 m), creando un quadro naturale di straordinaria bellezza.
Il lago ha origini geologiche antiche, formatosi in seguito a una frana che ha sbarrato il corso di un torrente, creando una conca lacustre alimentata oggi da acque glaciali e sorgive. L’ambiente che lo circonda è selvaggio e allo stesso tempo accessibile: fitti boschi di abeti rossi e larici lo avvolgono, regalando un’aria pura e un’atmosfera magica, specie al mattino presto o al tramonto, quando la luce radente ne esalta i colori e il silenzio si fa assoluto.
Una delle sue attrazioni principali è il percorso escursionistico che ne segue l’intero perimetro. Lungo circa 4 chilometri, questo sentiero è perfettamente agibile e adatto a tutti, comprese famiglie con bambini o camminatori meno esperti. In circa un’ora e mezza si può completare l’anello, ma è facile perdere la cognizione del tempo tra i numerosi punti panoramici, le panchine in legno per sostare e i piccoli ponticelli in legno che attraversano ruscelli e radure. La passeggiata permette di ammirare il lago da ogni angolazione, con viste sempre nuove e sorprendenti.
Durante la stagione estiva, un’esperienza da non perdere è il noleggio delle iconiche barche in legno, disponibili presso il piccolo pontile situato vicino all’Hotel Lago di Braies. Remare lentamente sulle acque, circondati dal silenzio e dalle Dolomiti, è un momento che resta nel cuore: una perfetta combinazione di avventura e contemplazione. Tuttavia, ogni stagione offre un volto diverso. In primavera e in estate esplode la natura: i fiori di campo, i profumi del bosco, l’azzurro limpido del cielo. In autunno, i larici si tingono di giallo e arancio, creando un contrasto mozzafiato con le acque verdi. In inverno, invece, si trasforma in un paesaggio fiabesco, con la sua superficie ghiacciata e la neve che copre gli alberi.
Insomma, che tu voglia fare una semplice camminata, meditare in riva all’acqua, fotografare paesaggi da sogno o semplicemente respirare la bellezza delle Dolomiti, il Lago di Braies è una tappa obbligata per ogni amante della natura. È il simbolo perfetto di quell’equilibrio raro tra accessibilità e autenticità, tra turismo e quiete, tra leggenda e realtà.
Lago di Dobbiaco - Natura e tranquillità

Il Lago di Dobbiaco (Toblacher See in tedesco) è uno dei tesori nascosti dell’Alto Adige, una perla alpina incastonata nella suggestiva Val di Landro, tra due dei parchi naturali più affascinanti della regione: il Parco Naturale Tre Cime e il Parco Naturale Fanes-Sennes-Braies. Questa posizione privilegiata lo rende una meta ideale per chi cerca una fuga nella natura incontaminata, lontano dal trambusto della vita quotidiana, in un ambiente che unisce il fascino delle montagne alla quiete dell’acqua.
Il lago si trova a circa 1.200 metri di altitudine ed è facilmente raggiungibile sia in auto che in bicicletta, grazie alla comoda pista ciclabile della Val Pusteria che collega Dobbiaco con San Candido e Brunico. Il suo specchio d’acqua, dalle tonalità verde smeraldo e turchese, riflette le cime dolomitiche circostanti, offrendo un panorama che incanta in ogni stagione.
Una delle principali attrazioni del Lago di Dobbiaco è il sentiero naturalistico che lo circonda, lungo circa 2,5 chilometri. Il percorso è pianeggiante e ben tenuto, adatto a famiglie con bambini, persone anziane e chiunque desideri una camminata rilassante immersa nel verde. Lungo il tragitto si trovano diversi pannelli informativi che illustrano la flora e la fauna locale, trasformando la passeggiata in un’esperienza educativa oltre che sensoriale. Nei pressi del lago si possono avvistare anatre selvatiche, aironi, caprioli e talvolta anche cervi, specialmente nelle prime ore del mattino o al tramonto.
Il lago è inoltre legato alla figura del compositore austriaco Gustav Mahler, che amava soggiornare a Dobbiaco durante i mesi estivi. Proprio qui, nella sua casetta nel bosco poco distante dal lago, compose alcuni dei suoi ultimi capolavori sinfonici. Oggi, nei pressi del luogo, si può visitare un piccolo parco musicale e seguire un percorso tematico dedicato alla sua musica e al legame profondo che aveva con questi luoghi.
Oltre alla semplice passeggiata, il Lago di Dobbiaco offre diverse possibilità per chi desidera vivere la natura in modo più attivo. È possibile noleggiare piccole barche a remi, pescare (rigorosamento con permesso), oppure partire per escursioni più impegnative che portano verso la Val di Landro o le Tre Cime di Lavaredo. In bicicletta, si può proseguire lungo la pista ciclabile fino al Lago di Landro o addirittura verso Cortina d’Ampezzo. L’area è anche molto apprezzata dagli appassionati di birdwatching, grazie alla varietà di uccelli che popolano la zona, specie durante le stagioni migratorie.
Il Lago di Dobbiaco è, in definitiva, un posto dove il tempo sembra rallentare. Che tu voglia immergerti in un libro sulla riva, contemplare il panorama in silenzio, esplorare i sentieri o lasciarti ispirare come fece Mahler, questo angolo di Alto Adige saprà donarti pace, energia e un senso profondo di connessione con la natura.
Lago di Carezza - I riflessi del Latemar

Ai piedi dell’imponente massiccio del Latemar, incastonato tra i boschi della Val d’Ega, si trova uno dei luoghi più affascinanti e fotografati dell’Alto Adige: il Lago di Carezza, noto anche come “Lec de Ergobando” in ladino o “Karersee” in tedesco. Questo specchio d’acqua alpino, situato a circa 1.520 metri di altitudine, è celebre in tutto il mondo per i suoi straordinari colori: tonalità smeraldo, turchese e blu profondo che si mescolano tra loro a seconda dell’ora del giorno, delle condizioni meteorologiche e della stagione.
Il lago è alimentato esclusivamente da sorgenti sotterranee provenienti dal Latemar, motivo per cui le sue acque sono così limpide e cristalline. Ciò che rende davvero unico questo luogo è il riflesso perfetto delle vette dolomitiche sulla sua superficie: nei giorni sereni, il profilo frastagliato del Latemar si specchia nell’acqua con una nitidezza quasi irreale, creando un paesaggio da fiaba che lascia senza fiato chiunque lo osservi.
Il sentiero panoramico che lo circonda è facilmente accessibile e adatto a tutti: una passeggiata di circa 30-40 minuti che permette di godere della vista da ogni angolazione, attraversando tratti boscosi, passerelle in legno e punti panoramici perfetti per gli appassionati di fotografia.
Ma il Lago di Carezza non è solo bellezza naturale: attorno a questo luogo ruotano numerose leggende, la più famosa delle quali è quella della ninfa dell’acqua. Si narra che sotto le sue acque vivesse una bellissima ninfa di nome Ondina, dotata di una voce talmente melodiosa da incantare chiunque la sentisse cantare. Un mago innamorato cercò di attirarla tendendole un’illusione fatta di arcobaleni e gioielli, ma Ondina scoprì l’inganno e fuggì nelle profondità del lago, per non riemergere mai più. Per la rabbia, il mago distrusse l’arcobaleno e lo lanciò nell’acqua, dando origine ai colori cangianti che ancora oggi si possono ammirare sulla superficie.
Tra l’altro, il Lago di Carezza è anche un punto di partenza ideale per numerose escursioni nei dintorni, come quelle che portano ai rifugi del Latemar o al Passo di Costalunga. A poca distanza si trova anche il pittoresco villaggio di Nova Levante, punto di riferimento per chi desidera esplorare la zona e assaporare la cultura locale.
Si può dire, quindi, che il Lago di Carezza sia molto più di una meta turistica: è un luogo sospeso tra natura, leggenda e poesia. Un gioiello dolomitico che continua, stagione dopo stagione, a incantare viaggiatori da ogni angolo del mondo.
Lago di Anterselva - Il gioiello della valle

Il Lago di Anterselva, situato nella splendida Val di Anterselva, è uno dei laghi alpini più affascinanti e suggestivi dell'Alto Adige. A pochi chilometri dal confine austriaco, questo specchio d’acqua è circondato da una natura incontaminata, tra maestosi boschi di abeti e vette che sfiorano il cielo. Con una superficie di circa 1,6 km² e una profondità che raggiunge i 24 metri, è il secondo lago più grande della Val Pusteria e uno dei più profondi dell'intera regione.
Si tratta di una meta ideale per chi desidera una pausa immersa nel verde. L'ambiente circostante è perfetto per chi cerca tranquillità, con il suono delle acque che lambiscono le rive e il cinguettio degli uccelli a fare da sottofondo. La fauna locale è altrettanto affascinante, con possibilità di avvistamenti di cervi, caprioli, marmotte, falchi pellegrini e il picchi rossi.
Un modo per esplorare questo angolo di paradiso è percorrere il sentiero ad anello che circonda completamente lo specchio d’acqua. Con i suoi 7 chilometri di lunghezza, il percorso è adatto a tutti, dai principianti agli escursionisti esperti, e offre una serie di scorci panoramici indimenticabili. Lungo il sentiero, ci sono diverse aree di sosta dove fermarsi a riposare e godere della tranquillità del luogo.
Per gli amanti delle escursioni, poi, il Lago di Anterselva rappresenta un ottimo punto di partenza per esplorare la zona circostante. Grazie alla sua vicinanza con il Passo Stalle, che collega la Val di Anterselva alla Val Casies, gli escursionisti possono intraprendere percorsi più impegnativi che conducono verso le vette circostanti. Il Passo Stalle è un luogo ideale per ammirare panorami spettacolari delle Dolomiti di Sesto e delle Alpi Carniche, e offre diverse opportunità per chi cerca escursioni di livello più avanzato.
Durante l’inverno, il Lago di Anterselva non perde il suo fascino. La zona diventa un rifugio perfetto per gli amanti degli sport invernali, in particolare lo sci di fondo, grazie ai numerosi percorsi che si snodano tra i boschi innevati. Le sue acque, sebbene ghiacciate, continuano a riflettere le cime circostanti, creando un paesaggio incantato che sembra fuori dal tempo.
In conclusione, se sei un amante della natura, della fotografia, delle escursioni o anche semplicemente alla ricerca di un luogo dove goderti un po’ di pace, circondato dalla natura, il Lago di Anterselva è la scelta migliore.
Lago di Resia - Tra storia e bellezza

Il Lago di Resia (Reschensee in tedesco) è senza dubbio uno dei luoghi più iconici e suggestivi dell’Alto Adige, non solo per la sua particolare conformazione e la sua posizione geografica, ma soprattutto per la storia affascinante – e per certi versi tragica – che custodisce sotto le sue acque. Situato all’estremo ovest della Val Venosta, a pochi chilometri dal confine con l’Austria e la Svizzera, questo lago artificiale si estende per circa 6 chilometri di lunghezza ed è noto in tutto il mondo per il misterioso campanile romanico che emerge solitario dalla sua superficie.
Questo campanile apparteneva all’antico paese di Curon Venosta, che venne sommerso nel 1950 a seguito della costruzione di una diga e dell’unificazione di due bacini naturali più piccoli: il Lago di Resia e il Lago di Curon. Il progetto, ideato già negli anni ’30 ma completato solo dopo la Seconda guerra mondiale, comportò l’evacuazione forzata di oltre 150 famiglie e la demolizione completa del vecchio centro abitato, fatta eccezione per la chiesa di Santa Caterina, di cui oggi sopravvive solo la torre campanaria.
Oggi, quel campanile che affiora dalle acque gelide è diventato il simbolo di resilienza e memoria collettiva. In inverno, quando il lago gela completamente, è possibile avvicinarsi a piedi alla base del campanile, camminando letteralmente sul ghiaccio, mentre in estate l’immagine della torre riflessa nell’acqua limpida regala scorci poetici e surreali che attraggono fotografi e visitatori da ogni parte del mondo. La leggenda narra che, nelle notti più silenziose, si possa ancora udire il suono delle campane, sebbene siano state rimosse prima dell’allagamento.
Ma il Lago di Resia non è soltanto un luogo ricco di storia e mistero. Le sue rive offrono uno scenario spettacolare, ideale per un turismo attivo ma consapevole. Il percorso ciclabile che circonda il lago è lungo circa 15 chilometri e si snoda tra pascoli alpini, piccoli villaggi e punti panoramici spettacolari con vista sul Gruppo dell’Ortles e sulle Alpi Venoste. È perfetto per escursioni in bicicletta o a piedi, adatte anche a famiglie e camminatori meno esperti.
Durante l’estate, il lago è frequentato da appassionati di sport acquatici come il kitesurf, la vela e il kayak, grazie ai venti costanti che soffiano nella conca. Nelle giornate serene, il contrasto tra l’azzurro intenso dell’acqua e il verde dei prati circostanti crea un ambiente di rara bellezza, dove è facile rilassarsi e sentirsi immersi nella natura incontaminata.
In inverno, l’area si trasforma in una vera oasi per gli sport sulla neve. Il vicino comprensorio sciistico di Belpiano-Malga San Valentino offre piste ben curate e panorami spettacolari, mentre sul lago ghiacciato si praticano pattinaggio e snowkiting, un’esperienza unica in uno scenario da fiaba.
Infine, il Lago di Resia è anche un luogo di cultura e memoria. Il nuovo museo “La Storia sotto l’Acqua”, inaugurato nel 2020 nel moderno edificio del centro visitatori, racconta con documenti, fotografie e testimonianze la vicenda della sommersione di Curon. Un’occasione importante per conoscere da vicino la storia di una comunità sradicata, ma capace di ricostruirsi con dignità e forza.
Che tu sia in cerca di emozioni forti, di paesaggi mozzafiato o di riflessione interiore, il Lago di Resia saprà parlarti in un linguaggio universale fatto di silenzio, vento e acqua. Un luogo dove passato e presente si fondono, incorniciati dalla potenza delle Alpi altoatesine.
Conclusione
I laghi alpini dell’Alto Adige non sono solo mete turistiche, ma luoghi in cui ritrovare il ritmo lento della natura, immergersi in paesaggi autentici e lasciarsi ispirare. Che tu sia un escursionista appassionato o un amante della bellezza, questi specchi d’acqua ti regaleranno emozioni indimenticabili.
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Senza ombra di dubbio il più affascinante è il lago di Resia. Quel campanile che spunta dall'acqua ha un qualcosa di magico!