Dolomiti segrete: le mete meno turistiche e più autentiche
- 12 ago
- Tempo di lettura: 5 min
In questo articolo ti guideremo tra mete segrete delle Dolomiti, ideali per chi vuole vivere un’esperienza più intima e vera, immersa nella natura e nella cultura locale.

Le Dolomiti segrete, con le loro vette imponenti e le vallate verdi punteggiate di malghe, sono un patrimonio naturale e culturale unico al mondo. La maggior parte dei turisti, però, tende a concentrarsi sulle località più celebri: Cortina d’Ampezzo, le Tre Cime di Lavaredo, il Lago di Braies. Bellissimi luoghi, certo, ma spesso presi d’assalto, soprattutto nei periodi di alta stagione.
Se desideri scoprire il lato più autentico di queste montagne, dove il tempo sembra scorrere più lentamente e l’ospitalità è ancora genuina, esistono angoli nascosti e borghi che restano lontani dalle rotte di massa. Qui di seguito te ne suggeriamo 10 che non puoi assolutamente perdere.
Val di Zoldo- La valle delle leggende

Situata tra il Monte Pelmo e il Monte Civetta, la Valle di Zoldo è un luogo dove storia, natura e tradizioni si intrecciano. Meno nota rispetto ad altre valli dolomitiche, qui potrai passeggiare tra boschi silenziosi, antiche miniere e paesini in pietra e legno.
In estate, i sentieri offrono panorami spettacolari e poco frequentati, mentre in inverno il piccolo comprensorio sciistico di Civetta è un’alternativa tranquilla alle piste affollate di Cortina.
Da non perdere:
Il Gelato Zoldano, prodotto artigianalmente secondo ricette tradizionali.
Le leggende locali, come quella delle anguane, misteriose creature acquatiche che popolerebbero i torrenti della valle.
Passo delle Erbe - balcone sul Sass de Putia

Il Passo delle Erbe, al confine tra la Val Badia e la Val di Funes, è uno dei punti panoramici più belli delle Dolomiti, eppure resta poco conosciuto. La vista sul Sass de Putia è spettacolare, soprattutto al tramonto, quando le rocce si tingono di rosa grazie all’enrosadira.
Qui troverai malghe autentiche dove gustare piatti ladini come i canederli, e sentieri che portano verso pascoli d’alta quota popolati da marmotte.
Per un’esperienza unica, percorri il giro ad anello del Sass de Putia: 13 km di pura bellezza tra boschi, prati e panorami aperti.
Lago di Anterselva - il silenzio delle acque alte
Nascosto nella Valle di Anterselva, a due passi dal confine austriaco, questo lago alpino è un rifugio di pace. Le sue acque verde smeraldo riflettono le vette del Gruppo delle Vedrette di Ries, creando un paesaggio quasi fiabesco.
Il giro del lago è semplice e adatto a tutti, perfetto per un picnic o una sosta rigenerante. In inverno, la zona si trasforma in un paradiso per lo sci di fondo, grazie allo stadio del biathlon internazionale.
Curiosità: la valle è famosa per la lavorazione del legno e per antiche storie di contrabbandieri che attraversavano i passi di montagna.
Valle di San Nicolò - l'anima dolomitica in Val di Fassa

Mentre la Val di Fassa richiama turisti da ogni parte del mondo, poche persone si spingono fino alla Valle di San Nicolò, una laterale che si apre come una porta verso un paesaggio incontaminato.
Qui le malghe sembrano uscite da un libro illustrato, con balconi fioriti e mucche al pascolo. I prati, in estate, si riempiono di fiori alpini e il torrente che scorre nel fondovalle aggiunge una colonna sonora naturale alla passeggiata.
Consiglio: percorri il sentiero fino alla Baita alle Cascate, dove le acque scendono impetuose tra rocce e muschi, creando un’atmosfera da cartolina.
Alpe di Luson - pascoli senza fine
Nell’Alto Adige più autentico, l’Alpe di Luson è un altopiano dolce e ondulato, ideale per escursioni tranquille. Qui non troverai folle né rumore: solo prati infiniti, malghe accoglienti e una vista che spazia dalle Odle alla Plose.
In autunno, i boschi circostanti si tingono di giallo e arancio, offrendo uno spettacolo naturale mozzafiato. In inverno, le ciaspolate qui sono un’esperienza magica, con la neve che attutisce ogni suono.
Da provare: un pranzo in malga con speck, formaggi locali e pane di segale fatto in casa.
Cima d'Asta e Lagorai - il lato selvaggio delle Dolomiti
Se cerchi un’esperienza di montagna più selvaggia e meno addomesticata, il gruppo del Lagorai e la Cima d’Asta sono la risposta. Situati nella parte orientale del Trentino, questi monti granitici (diversi per geologia rispetto alle Dolomiti classiche) offrono valloni solitari, laghetti alpini e lunghe traversate.
Il Lago di Cima d’Asta, a 2.460 metri, è un piccolo gioiello raggiungibile solo con una camminata impegnativa. La ricompensa? Panorami grandiosi e una sensazione di isolamento raro nelle Alpi italiane.
Perfetti per: trekking di più giorni con pernottamento nei rifugi.
Erto e Casso - borghi della memoria

Questi due paesi, sospesi sulle pendici che guardano la diga del Vajont, sono luoghi intrisi di storia e memoria. Qui il turismo è discreto e rispettoso, e passeggiando tra le case in pietra sentirai il peso delle vicende del 1963, quando la tragedia del Vajont cambiò per sempre queste comunità.
Oltre alla valenza storica, la zona è ricca di sentieri panoramici e di una natura che si è ripresa i suoi spazi.
Val d'Ega - tra boschi e stelle
La Val d’Ega, in Alto Adige, è famosa per il Latemar e il Catinaccio, ma ci sono angoli più tranquilli che meritano di essere scoperti. Uno di questi è Obereggen in bassa stagione, da cui partono sentieri poco battuti verso laghi alpini come il Lago di Carezza, che all’alba o al tramonto può essere goduto senza la folla tipica delle ore centrali.
In estate, il Planetarium di San Valentino in Campo offre serate di osservazione astronomica: un’esperienza unica, dove le Dolomiti fanno da cornice a un cielo trapunto di stelle.
Vajolet e Gardeccia - i rifugi senza ressa

I rifugi Vajolet e Gardeccia sono famosi, ma se li raggiungi all’alba o in autunno inoltrato, li vedrai sotto un’altra luce. I colori delle rocce del Catinaccio, uniti al silenzio delle prime ore del giorno, creano un’atmosfera quasi mistica.
Il sentiero dal paese di Pera di Fassa è una salita dolce che attraversa boschi di larice e abete, perfetta per chi cerca un’escursione di media difficoltà.
Fanes-Sennes-Braies - il regno delle leggende ladine
All’interno del Parco Naturale Fanes-Sennes-Braies si nasconde un mondo fatto di altipiani erbosi, laghi turchesi e storie antiche. Secondo le leggende ladine, qui viveva il popolo dei Fanes, in armonia con la natura e protetto da marmotte magiche.
Le escursioni nella zona del Lago di Limo o dell’Alpe di Fanes regalano viste spettacolari, e nelle malghe troverai piatti tradizionali preparati con ingredienti locali.
Consigli per vivere le Dolomiti autentiche
Scegli la bassa stagione: primavera e autunno regalano colori unici e tranquillità.
Rispetta la natura: segui i sentieri segnalati e non lasciare tracce del tuo passaggio.
Assapora la cucina locale: ogni valle ha le sue specialità, scoprile parlando con chi ci vive.
Interagisci con i residenti: molte storie e leggende non le troverai sulle guide, ma nei racconti di chi abita queste montagne.
Le Dolomiti non sono solo panorami da cartolina, ma un mosaico di storie, tradizioni e luoghi che meritano di essere conosciuti con calma e rispetto. Le mete meno turistiche permettono di entrare in sintonia con la montagna vera, lontana dalla frenesia e vicina all’anima.
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